Sto male, sto male!

ape maria psicologa psicoterapeuta

Chi entra nel mio studio viene subito invitato (da me) a bandire queste due parole dal suo vocabolario. La mia richiesta è prima di tutto un invito a definire il proprio malessere: un primo passo a non lasciarsi dominare da lui.

Conoscere il nemico è il primo passo per poterlo affrontare!

Proviamo un po’ ad immaginarci davanti ad un neonato da accudire (e per di più non siamo la madre). Il neonato piange, non sa parlare, di fronte a qualsiasi cosa in grado di alterare il suo equilibrio conosciuto, lui piange: sia per un forte mal di denti, un po’ di fame o il desiderio di essere preso in braccio. Immaginiamo il panico, il disorientamento, la disperazione nei nostri pensieri: “se solo mi DICESSE che cos’ha potrei aiutarlo!”.

Ci siamo configurati le sensazioni, i pensieri e le emozioni di una tale esperienza? Disagevole vero?

Ecco, pensiamo ai nostri momenti di malessere e proviamo a ricordarci se abbiamo mai provato a farci la stessa domanda: “riesco a DIRMI che cos’ho?”

Pensiamo alla differenza che c’è tra dirsi un semplice “sto male” e “ho mal di testa” o “sono arrabbiato perché non ho finito in tempo il lavoro” o “sono triste perché mi ha lasciato la compagna” o ancora “mi sento in colpa perché non mi sento una buona madre”.

Definire il proprio malessere mette in una posizione di vantaggio per poterlo affrontare, permette di scegliere mosse e mezzi specifici piuttosto che agire a casaccio. Esattamente come faremmo di fronte a qualunque problema pratico: prima lo osserviamo e poi ci dotiamo di tutto quello che serve per risolverlo. Se abbiamo un guasto a qualche elettrodomestico non andremo in negozio qualsiasi, ma in un rivenditore di ricambi, e ci andremo forniti di marca e modello del nostro elettrodomestico incriminato. Ci andremo ben consci del problema insomma, magari non della sua origine ma sapremo dire esattamente “che cosa non va”.

La psicoterapia ci può aiutare in un nostro personale percorso di “riparazione”; ci aiuta ad osservare il malessere, a dargli un nome e affrontarlo/gestirlo ottimizzando le nostre risorse e/o aiutandoci a trovarne di nuove.

Immagine di Dott.ssa Maria Ape

Dott.ssa Maria Ape

Psicologa, neuropsicologa e psicoterapeuta iscritta nella sezione A dell’albo professionale dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia n. 03/13952.

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